L’unica vera buona notizia arrivata a Roma dalla presentazione della Guida Michelin 2024 – martedì 14 novembre al teatro Grande di Brescia – è per lo chef Roy Caceres di Orma, il ristorante a un passo da via Veneto che in soli sette mesi dalla sua apertura (ad aprile 2023) è entrato nel firmamento dell’alta cucina italiana. Orma – che poi è l’anagramma di Roma – è l’unica nuova stella Michelin premiata nella Capitale dalla «Rossa».
Il «gigante» Roy
Una novità, certo, che però i buongustai davano per scontata e attendevano da tempo, da quando lo chef colombiano attivo in città ormai da una quindicina d’anni, aveva abbassato definitivamente la saracinesca del suo Metamorfosi (1 stella) nel 2020. Per riaprire la sua insegna gourmet si è preso il tempo di ragionare, viaggiare, assaggiare, scegliere il locale giusto, definirne ogni dettaglio – anche nelle architetture firmate con Hangar Design Group- e perfino di diventare produttore diretto e coltivare il suo orto a Campagnano. Così da Orma, affiancato dai sous chef Giovanni Olivieri e Pier Mario Fiengo, ha messo a punto quella che lui chiama «una cucina libera e senza frontiere, portavoce di un mix di culture e memoria», dove una carta sorprendente accoglie tutte le passioni e le curiosità gastronomiche del «gigante Roy» (che da ragazzo, alto e corpulento com’è, sognava un carriera nel basket). «Siamo felici e orgogliosi – ha dichiarato Caceres a Brescia – per il ristorante e per la città di Roma. Questo è il frutto di un grande impegno di tutto il team e vuole essere un punto di partenza per fare sempre meglio. Per me anche questa volta è un traguardo e una grande emozione».
La Pergola, 3 stelle, chiude per restyling
E quella di Orma, va detto, è l’unica grande emozione regalata quest’anno dalla Guida, che vibra – forse meglio dire oscilla – di sole conferme. Innanzitutto quella di Heinz Beck al ristorante La Pergola del Rome Cavalieri A Waldorf Astoria Hotel, ancora una volta l’unico e solo fregiato da tre stelle Michelin (ininterrottamente dal 2005). E per chi volesse sedersi ai suoi tavoli panoramici con vista sulla Capitale il consiglio è di fare in fretta a prenotare: il locale, infatti, è prossimo alla chiusura in vista di uno straordinario restyling per celebrare i suoi 30 anni. Inaugurato nel 1994, è stata la prima creatura di Heinz Beck, che un mese fa ha annunciato le linee guida del progetto firmato dallo studio Jouin Manku di Parigi che si prepara a reinventare gli spazi del locale in chiave decisamente contemporanea ma ispirato alla città di Roma. per permettere i lavori, La Pergola chiuderà il 18 novembre 2023, per riaprire nella sua nuova veste alla fine di aprile del prossimo anno. «Tante sono le ricerche che abbiamo fatto e che stiamo facendo per poter offrire ai nostri ospiti un’esperienza sempre più totalizzante ed emozionante. Non vedo l’ora di potervi accogliere nelle nostre nuove sale!», ha commentato lo chef.
«Rossa» 2024, l’edizione delle conferme
Nessun brivido nella categoria due stelle, confermate ad Acquolina di Daniele Lippi al The First Hotel, poi Enoteca La Torre di Domenico Stile a Villa Letizia e Il Pagliaccio di Anthony Genovese. E – quasi – immutata anche la lista dei ristoranti premiati con una stella, 25 in tutto nel Lazio. A Roma e dintorni, oltre ad Orma sono: All’Oro di Riccardo Di Giacinto (che qualche mese fa ha inaugurato a Corso Francia il suo progetto parallelo in chiave ibizenca «Casa Loca»), Aroma di Giuseppe Di Iorio, Glass Hostaria di Cristina Bowerman, Idylio by Francesco Apreda, Il Convivio di Angelo Troiani, Imàgo all’Hassler di Andrea Antonini, Marco Martini Restaurant, Moma di Andrea Pasqualucci, Per Me Giulio Terrinoni, Pipero Roma di Alessandro Pipero e Ciro Scamardella, Pulejo di Davide Puleio e Zia di Antonio Ziantoni. Poi negli immediati dintorni dell’Urbe brillano a Fiumicino Il Tino di Lele Usai e Pascucci al Porticciolo, Sintesi ad Ariccia, Marco Bottega Ristorante a Genazzano, Antonello Colonna a Labico. per finire nel Lazio con Colline Ciociare ad Acuto, Mater1apr1ma a Pontinia, Acqua Pazza a Ponza, Essenza a Terracina, La Parolina a Trevinano, Casa Iozzìa a Vitorchiano e La Trota a Rivodutri.